Julie Weitz, “Touch Museum” (Pacific Design Center, West Hollywood – CA)
Sarà capitato anche a voi di provare un profondo senso di rilassamento dal parrucchiere, mentre vi lava i capelli, o mentre qualcuno che si trova accanto a voi gira le pagine di un libro? O quando qualcuno vi parla con un tono di voce basso e calmo o, ancora, quando sentite il rumore della pioggia che cade sull’asfalto?
Fin da quando ero piccola mi sono sempre piaciuti alcuni suoni: quello di un liquido che viene versato in un recipiente; il ticchettio delle unghie su una superficie come la plastica; qualcuno che mi sussurra qualcosa all’orecchio; il rumore del phon acceso (e tanti altri).
Non mi ero mai chiesta come mai ciò accadesse, ma mi ritrovavo a stupirmi di quanto mi sentissi calma -ogni volta- dopo averli ascoltati e, senza troppo pensarci su, cercavo di ripetere quelle esperienze come si fa ogni volta che ci piace qualcosa.
Tre anni fa, per puro caso, mentre cercavo un video di musica classica su Youtube, mi sono imbattuta in un video ASMR: https://youtu.be/_RjhsY06mOI
Mentre lo guardavo ho provato delle sensazioni di rilassamento e calma simili a quelle che mi provocavano i suoni che mi piacevano da piccola (i cosiddetti “triggers”) e ho cominciato a documentarmi per capire che cosa fosse esattamente l’ASMR.
COSA SIGNIFICA “ASMR”?
ASMR è un acronimo inglese che sta per “Autonomous Sensory Meridian Response” (tradotto letteralmente sarebbe “risposta autonoma del meridiano sensoriale”), come fu definito per la prima volta dalla dottoressa Jennifer Allen nel 2010. Di per sé, a differenza di quel che potrebbe sembrare, questi termini non hanno una valenza scientifica, ma fanno riferimento ad una sensazione di formicolio e di brividi rilassanti sperimentati nella testa e lungo la spina dorsale, perlopiù accompagnata da uno stato di rilassamento mentale in chi la esperisce; a suscitarla concorrono numerosi stimoli: cerebrali (pensieri o idee) oppure di natura visiva, uditiva o tattile.
Steven Novella, direttore di Neurologia Generale alla Scuola di Medicina dell’Università di Yale e attivo sostenitore dei dibattiti sullo scetticismo metodologico, scrisse sul suo blog di neuroscienze a proposito della mancata indagine scientifica sull’ASMR, affermando che: “le tecnologie per la risonanza magnetica funzionale e la stimolazione magnetica transcranica dovrebbero essere utilizzate per studiare il cervello delle persone che sperimentano l’ASMR, in relazione a quelle che non lo sperimentano”. Novella propone il concetto di neurodiversità e ricorda come “la complessità del cervello umano sia un fattore rilevante nello sviluppo dei comportamenti lungo la scala evolutiva temporale”. Suggerisce anche la possibilità che l’ASMR sia un tipo di piacevole perdita del controllo o un altro modo per ottenere una risposta sensoriale al piacere.
Il fenomeno ASMR sta diventando sempre più diffuso in tutto il mondo perché sembra ridurre lo stress ed essere in grado di indurre il rilassamento ed il sonno.
Il modo più semplice per comprendere di cosa si tratta è guardare uno dei numerosissimi video dedicati all’ASMR su YouTube , in cui gli “ASMRtists” danno vita ad una serie di stimoli (triggers) per indurre le sensazioni desiderate: sussurrano mentre leggono una storia, sfiorano il microfono con dei pennelli da trucco, scrivono o disegnano con la matita su un foglio, tamburellano con le dita su varie superfici, ecc.
Per ascoltare questi suoni e sperimentare l’ASMR bisogna indossare le cuffie (spesso i suoni, infatti, sono binaurali) e trovarsi in un ambiente silenzioso.
Molti di questi autori propongono video creati ad hoc per soddisfare richieste specifiche (Roleplay ASMR). Si tratta di video in cui sono registrate situazioni “di vita reale” che sono in grado di elicitare una risposta “ASMR”.
Un esempio: https://www.youtube.com/watch?v=ylctpWwlgl0
COME SI MANIFESTA L’ASMR?
Secondo Craig Richard (creatore di https://asmruniversity.com/, che ha l’ambizioso progetto di condurre ricerche scientifiche sugli effetti dell’ASMR, che fino ad ora non può certo definirsi un fenomeno scientifico) l’esperienza ASMR può essere descritta “come una serie di SENSAZIONI calmanti (es. formicolii, rilassamento, calma, sonnolenza) indotte da una varietà di DELICATI STIMOLI (es. sussurri, parlare a bassa voce, tocchi delicati, suoni ripetitivi ecc.)”.
Le sensazioni provate nell’esperienza ASMR possono essere suddivise in due tipi:
– sensazioni fisiche: formicolii, brividi, e/o ondate di sensazioni piacevoli sulla testa, il collo, la schiena;
– sensazioni psicologiche: sentimenti piacevoli di euforia, felicità, calma, pace, rilassamento, riposo e/o sonnolenza.
Ciò che accomuna tutti gli stimoli utilizzati è il fatto che sono stimoli non-minacciosi e tendono ad essere ripetitivi e delicati; hanno un ritmo stabile e lento e sono proposti a basso volume.
La scienza si sta occupando da qualche anno di studiare le caratteristiche di questo fenomeno e degli individui che lo sperimentano; le ricerche, finora, hanno mostrato come gli individui che – intenzionalmente o non – sono in grado di elicitare risposte ASMR negli altri sembrano possedere alcune caratteristiche personologiche: sono gentili, empatici, amorevoli, affettuosi, attenti, affidabili, competenti e possiedono un tono di voce caldo e calmo (il sondaggio per questa ricerca, che ancora non ha fornito dati conclusivi, è stato realizzato con il Big Five Questionnaire).
I BENEFICI DELL’ASMR
I fruitori dell’ASMR trovano i video estremamente rilassanti e piacevoli. Gli stimoli di vita reale, simulati nei video, sono rilassanti tanto quanto quelli reali e sembrano in grado di apportare conforto, “consolazione” e rilassamento nei momenti di stress.
La ricerca sta diventando sempre più interessata a studiare gli effetti terapeutici dei video su individui con problemi clinici documentati, per capire se vi possano essere delle ricadute positive, ad esempio, su disturbi come ansia, insonnia e depressione.
Il professor Tom Stafford, un esperto di psicologia e delle scienze cognitive dell’Università di Sheffield fu citato nel The Independent dove affermava:
«È molto probabile che sia reale, ma attualmente è molto difficile la ricerca. L’esperienza interiore è al centro di una moltitudine di ricerche psicologiche, ma quando ti trovi di fronte a qualcosa del genere che non puoi né vedere né sentire e che non capita a tutti, si finisce in una zona d’ombra. È come la sinestesia – per anni fu solo un mito, ma poi negli anni novanta si trovò un metodo adeguato per misurarla.» |
Se vi siete incuriositi, per saperne di più nel frattempo potete guardare qualche video su Youtube. I miei video preferiti sono quelli di CARLOTTA ASMR (clicca QUI).
Sul sito “ufficiale” ASMR del dottor Richard potete trovare moltissime informazioni sui video, sulla storia, sugli effetti e sulla ricerca relativa al fenomeno ASMR.
Dott.ssa Giorgia Bertaccini
Psicologa-Psicoterapeuta (Forlì)